BAGLIORI NELL’OSCURITÀ: IL CINEMA DI LYNCH E IL NOSTRO MONDO

«Le persone che compaiono dall’oscurità sono bellissime visivamente; ma l’idea stessa di comparire dall’oscurità è esattamente il significato della vita». Così, David Lynch, e noi non possiamo che confermare quanto questa affermazione sia bella e vera. Il buio occupa molto spazio nei film del regista americano, che da poco ha compiuto 77 anni. Ma vi è anche molta luce. Strade perdute (1997) è tornato per alcuni giorni nelle sale in versione restaurata. Il film si apre sui titoli di testa con un’immagine accelerata di una strada illuminata solo dai fari di un’auto che corre in mezzo alla carreggiata. Non si vedono altre luci, non si vedono altre auto. Oltre il bagliore dei fari è solo...

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L’INDUSTRIA DEL CINEMA, SPECCHIO E AVANGUARDIA DI QUESTA SOCIETÀ. PARTE 2: LE PRODUZIONI

Comprendere il cinema “dal di dentro”, venire a conoscenza dei suoi meccanismi, individuare il tratto distintivo delle persone che lo fanno e lo alimentano non è solleticamento per gli appassionati o i curiosi. È invece essenziale per chi vuole “leggere i Segni dei Tempi” e capire come agire nella società. Se allora non siete dei semplici curiosi, vi chiediamo di seguirci in questa nostra descrizione perché giunti alla fine forse si apriranno per voi scenari nuovi e impensati. Oltrepassato il mondo delle scuole di cinema, di cui già abbiamo tratteggiato le ombre, vi è la vera e propria industria cinematografica, composta dalle produzioni, ma anche dall’organizzazione dei Film Market,...

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L’INDUSTRIA DEL CINEMA, SPECCHIO E AVANGUARDIA DI QUESTA SOCIETÀ. PARTE 1: LE SCUOLE

Una magia. Questo è essenzialmente il cinema. Una magia che può essere talvolta anche assai pericolosa, ma di cui le persone conoscono assai poco. Poco delle sue forze e debolezze, dei suoi aspetti più sottili che la rendono un’Arte, del suo immenso potenziale inesplorato. Poco però anche di tutto quel mondo che il cinema lo fa, lo finanzia e lo promuove; che contribuisce a creare il più potente strumento inventato dall’uomo per costruire un immaginario. Poco di quel mondo che rappresenta la più spudorata avanguardia di questa società, colei che anticipa a cavalca tutte le ideologie e gli stilemi che “debbono” indirizzare il mondo verso “non si sa bene” quale fine. E proprio dietro le...

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L’OCCHIO DELLA MEMORIA DI APICHATPONG WEERASETHAKUL

Ci sono pellicole che non vanno semplicemente viste, ma vissute integralmente. Il cinema del regista Apichatpong Weerasethakul sembra provenire da molto lontano, nel tempo come nello spazio, rispetto al nostro modo di essere e di concepire la vita e quindi il cinema. Ma proprio per questo esso merita la nostra più sincera attenzione. Perché, senza scivolare in ingenui apologie o in tentativi di voler replicare certi stilismi della sua arte qui nel nostro continente, questo cineasta parla anche, o forse soprattutto, a noi “occidentali” sprofondati da troppo tempo in una crisi radicale. E radicale è il cinema di Weerasethakul. Forse è proprio questa la medicina di cui abbiamo bisogno, ma...

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NOI E LE DISTOPIE: SUPERARE L’INGANNO

Nell’era moderna, la letteratura per prima e oggi più che mai il cinema risultano attratti dai generi delle distopie e delle ucronie. Per distopia si intende la rappresentazione di un futuro immaginario che ha assunto caratteristiche oppressive e totalitarie. L’ucronia invece racconta di un mondo, anche al presente, in cui la storia ha seguito una linea differente rispetto a quella che conosciamo. Oltre a questi generi, dovuto anche all’enorme progresso tecnologico degli ultimissimi anni, la proposta cinematografica abbonda di titoli che mescolano l’epica con universi fantastici. Vi sarebbe e molto da riflettere anche solo su questo, perché le “cose del mondo” non capitano mai “a caso”,...

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